Recensione “Canto breve” di Pietro Frontarrè

Titolo: Canto breve

Autore: Pietro Frontarrè

Pagine: 106

Prezzo: Cartaceo €11

Trama:

Pietro Arezzo, un affermato e noto storico dell’arte di livello internazionale, decide di fare il ritorno nella sua città di origine, un piccolo paese del sud che si affaccia sul mare, con magnifiche spiagge e caldo intenso.

Un viaggio questo, che lo porterà a rivivere i luoghi della sua infanzia, da cui riaffioreranno ricordi ma hai sbiaditi e sapori mai sopiti. In questa terra calda e piena di sole Pietro incontra Donatella, una giovane donna, dalla quale sarà completamente travolto. Un amore adulto e passionale che porterà Pietro ad una nuova consapevolezza di sé, della vita e dell’amore.

Un romanzo che vuol essere un inno all’amore e alla bellezza del nostro Paese.

Recensione:

Più che canto breve l’avrei chiamato canto sull’amore. Questo libro parla e incarna l’amore da tutti i punti di vista: l’amore per la defunta moglie, l’amore per il proprio paese, l’amore per i famigliari, l’amore per il proprio lavoro e, soprattutto, l’amore per la vita, i sapori che ci regala, gli odori, i profumi, l’amore che ci porta ad amare di nuovo. E’ proprio il lavoro di Pietro, critico d’arte di fama internazionale, che ci guida alla scoperta di luoghi meravigliosi che per ora ho potuto solo immaginare. Pietro, il protagonista, ci descrive  i luoghi e le tradizioni legati alla sua infanzia. È un libro breve, un centinaio di pagine, a mio parere, molto intense. La scrittura è semplice, ma allo stesso determinata. Lo consiglio a chi vuole sognare ad occhi aperti luoghi meravigliosi come la Sicilia.

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