Recensione: “Miss Peregrine – La casa dei ragazzi speciali” di Ransom Riggs

Titolo: Miss Peregrine – La casa dei ragazzi speciali

Autore: Ransom Riggs

Pagine: 383

Prezzo: Cartaceo €15,30 — E-book €9,99

 

Trama:

Quali mostri popolano gli incubi del nonno di Jacob, unico sopravvissuto allo sterminio della sua famiglia di ebrei polacchi? Sono la trasfigurazione della ferocia nazista o qualcos’altro, qualcosa di vivo e ancora pericoloso? Jacob decide di attraversare l’oceano per scoprire il segreto racchiuso tra le mura della casa in cui, decenni prima, avevano trovato rifugio il nonno Abraham e altri orfani scampati all’orrore della Seconda guerra mondiale. Soltanto in quelle stanze abbandonate e in rovina, rovistando nei bauli pieni di polvere e reperti di vite lontane, il ragazzo potrà stabilire se i racconti del nonno, traboccanti di avventure, di magia e di mistero, siano stati solo invenzioni, buone a turbare i suoi sogni notturni. O se, invece, in quelle parole ci sia almeno un granello di verità, come suggerisce la strana collezione di fotografie d’epoca che Abraham custodiva gelosamente. Possibile che i bambini e i ragazzi ritratti in quelle immagini ingiallite, bizzarre e inquietanti, fossero davvero speciali, dotati di poteri straordinari, forse addirittura pericolosi? Possibile che quei bambini siano ancora vivi, e che si preparino a fronteggiare una minaccia oscura e molto più grande di loro? Miss Peregrine. La casa dei ragazzi speciali, un caso letterario internazionale, ha venduto più di un milione e mezzo di copie in tutto il mondo.

Recensione:

Novembre. Sento la notizia dell’uscita del film, vedo il libro e foto del libro ovunque, sento tutti che ne parlano, ma non lo compro. Lo desidero tantissimo e mi viene regalato per Natale. Il giorno dopo comincio subito a leggerlo super curiosa e niente: una noia mortale. Avevo così tante aspettative che alla fine ne sono rimasta molto delusa. L’autore possiede tutte le caratteristiche per creare un buon romanzo, ma le sfrutta molto poco. La trama c’è, è intrigante, le foto sono “wow” (cosa che ho amato più di tutto), ma il susseguirsi delle azioni del protagonista cadono nel banale, azioni futili e descrizioni spesso inutili. Ho trovato la prima parte del libro molto lenta, solo dopo le duecento e passa pagine sono riuscita ad entrare nella storia e ad avere un po’ più di interesse. L’ultima parte del libro, infatti, mi ha fatto cambiare idea sul continuare la storia oppure no. Il romanzo non lo boccio del tutto, ma non diventerà uno dei miei libri preferiti. Ce ne sono di migliori. 

Curiosità:

“Tutte le fotografie di questo libro sono autentiche e d’epoca e, con l’eccezione di alcune che hanno subito minimi ritocchi, sono inalterate. Le ho avute generosamente in prestito dagli archivi personali di dieci collezionisti, persone che hanno trascorso anni e un’infinità di ore a scartabellare in grandi bidoni pieni di fotografie nei mercatini delle pulci e nei negozi di antiquariato, per trovarne alcune eccezionali, salvando in questo modo dall’oblio –  e, molto probabilmente dal macero – immagini di rilevanza storica e di bellezza sorprendente.”

La serie continua:

 

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