Recensione: “Zibaldanza.” di M. Francesca Consiglio

Titolo: Zibaldanza

Autore: Maria Francesca Consiglio

Pagine: 166

Prezzo: Cartaceo €16,12

Trama:

Da bambina desideravo la libertà sopra ogni cosa; recitavo diversi ruoli per travestire i miei dolori, per essere qualsiasi altra persona. Quando però ci si mescola troppo alla finzione si rischia di affezionarsi a quel “delirio di onnipotenza” fino a diventare un tutt’uno con le tue mistificazioni capaci di preservati dalla cruda realtà.

Crescendo ho dimenticato quel desiderio di libertà facendo della mia mente una fortezza dalla quale guardare il mondo senza esserne sfiorata. Ho visto lettere ovunque, udito risate isteriche di fantasmi senza pace e ne ho abbracciato il dolore finché, nella pienezza d’ogni mio senso, ho deciso di gettarmi dalla torre più oscura per sposare la Zibaldanza. E vissi per sempre d’infelici deliri.

Recensione:

“Zibaldanza”, “zibaldone”: vivanda composta di molti e svariati ingredienti. Infatti, “Zibaldanza” non è un semplice libro, perché non saprei collocarlo in una determinata sfera o etichettarlo con un solo tema poiché ne abbraccia molti. Si parla delle nuove tecnologie, della famiglia, l’amore, la “sgrammatica” e tanti altri. All’interno del libro ci sono pensieri e poesie, lettere e foto. E’ una sorta di autobiografia, una sorta di crescita dell’autrice, dove si interroga nel profondo e racconta a tutti noi lettori, con massima sincerità, i suoi pensieri. Lo stile è libero e non c’è una metrica ben precisa, si alternano frasi lunghe, altre brevi, pensieri lunghi e pensieri semplici. Lo consiglio a chi non vuole solo leggere, ma a chi vuole conoscere l’autrice e la sua visione del mondo.

Biografia:

Duale, poliedrica come una chimera, sorda ad ogni altro richiamo che non sia la “prepotente” arte, viene scelta da artefici ignoti, come portavoce di parole senza tempo. Comincia questo percorso “minato” visualizzando messaggi criptici del mondo onirico, ai quali cerca di dar forma attraverso i suoi scritti, lembi di pergamene senza autore, racconti che il mare ha affidato a marinai nostalgici. Conscia della non scelta volontaria dell’assoluta devozione verso l’arte, parte per un viaggio senza mete precise, senza un punto di ritorno certo. Le sue prime poesie sono presenti in alcune antologie. Pubblica il primo diario di bordo “Pensieri di una mente Pigra” nel febbraio 2015. In “Zibaldanza”, primo atto dell’eccentrico spettacolo della mente, l’autrice, oltre a pensieri e poesie, raccoglie i suoi primi, veri, paragrafi indipendenti.

Booktrailer:

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