Recensione: “La bugia perfetta.” di Emily Elgar

Titolo: La bugia perfetta

Autore: Emily Elgar

Pagine: 269

Prezzo: Cartaceo € 12,67; E-book € 4,99

 

Trama:

Quando Cassie Jensen arriva nel reparto di terapia intensiva al St Catherine’s Hospital, Alice Marlowe, l’infermiera che si occupa delle sue cure, ne rimane inspiegabilmente affascinata. Quella fragile donna è stata trovata gravemente ferita in un canale lungo la strada, investita da un’auto pirata, ma il suo cuore nasconde qualcosa di tormentato e oscuro. Nello stesso reparto, Frank Ashcroft ha appena riaperto gli occhi dopo due mesi di coma. Solo un riflesso nervoso, pensano i medici, ma Alice è convinta che il paziente percepisca e comprenda quanto gli accade intorno. È Frank l’unico testimone dei dialoghi tra Cassie e le persone che vanno a trovarla. È lui a ricostruire nella propria coscienza, ora di nuovo vigile, un quadro di rancori, ossessioni morbose, rapporti familiari deteriorati, e a mettere insieme gli elementi che potrebbero far luce su quanto è accaduto a Cassie quella notte, sul ciglio di quella strada. Ed è Frank l’unico custode di un pericoloso segreto. Ma Frank è paralizzato nel suo letto, del tutto incapace di comunicare…

Recensione:

Questo romanzo è da poco uscito nelle librerie italiane e io ringrazio la Fanucci Editore per avermi dato la possibilità di leggerlo. La storia “presente” viene raccontata dal punto di vista di Frank e Alice, mentre attraverso un narratore onnisciente abbiamo un flashback di un’altra protagonista, Cassie, del suo matrimonio, delle sue paure e i suoi trascorsi. Grazie a questi tre punti di vista riceviamo più informazioni e più emozioni. Durante la lettura ho legato molto con Frank, con la sua voglia di riuscire a risvegliarsi e tornare ad essere un uomo migliore per sua figlia. Ho legato anche con Alice, la sua voglia di avere un bambino, l’amore che prova per il marito e per i pazienti del St Catherine’s Hospital. Amo particolarmente i thriller, ma sono anche abbastanza esigente: non mi piacciono le storie banali e odio avere già il sospetto di chi potrebbe essere l’assassino/il nemico. Questo romanzo, per fortuna, non mi ha per nulla delusa, anzi ne sono rimasta sorpresa. Mai avrei immaginato un finale del genere. 

Citazione:
  • Ha il diritto di andare avanti con la propria vita; ha passato troppo tempo in attesa che io riordinassi la mia.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.