Recensione: “Il settimo manoscritto” di Fabrizio Santi

Titolo: Il settimo manoscritto
Autore: Fabrizio Santi
Pagine: 335
Prezzo: Cartaceo 8,42€
E-book 2,99€

Trama:
Dalla cassaforte del monastero di San Gregorio al Celio è stato rubato un manoscritto, l’Unicum. Redatto in italiano cinquecentesco, nessuno è mai riuscito a interpretarlo. Eppure non c’è alcun motivo che giustifichi il furto: in giro ne esistono infatti altre copie. Giulio Salviati, scrittore di successo da tempo in crisi d’ispirazione, vive in una piccola mansarda a Trastevere ed è a corto di soldi. Una sera riceve la visita di un personaggio incappucciato, che gli chiede di indagare su quel furto, in cambio di una cospicua somma di denaro: la logica stringente con cui Salviati scrive i suoi thriller – pensa il misterioso committente – lo porterà là dove la polizia non è riuscita ad arrivare. Grazie alle sue indagini Salviati scopre che esiste un libro, conservato alla biblioteca Angelica, che parla proprio dell’Unicum. Ma qualcuno lo sta già leggendo. Chi è? La rocambolesca ricerca sulle tracce del manoscritto lo condurrà dentro a storici palazzi romani, fino a sconosciuti e inquietanti sotterranei… Cosa cela quell’antico codice di così importante? Un segreto per cui qualcuno è disposto a uccidere…

Recensione:
Per chi volesse avvicinarsi al genere investigativo o leggersi un romanzo leggero o per chi desiderasse vivere una piccola avventura tra palazzi e sotterranei romani, consiglio caldamente questo romanzo scritto egregiamente, con un linguaggio scorrevole e leggero, mai obsoleto. La trama sembra quasi un’ autobiografia: scrittore che da tempo ha perso l’ispirazione, viene ingaggiato a risolvere un caso di furto dietro cui si nascondono misteri pericolosi. Ma proseguendo, alla calma un po’ piatta di inizio romanzo, gli eventi si dimostrano più entusiasmanti  e la presenza assidua di nomi e luoghi della nostra bellissima Roma ci coinvolgono sempre di più. Unica pecca che mi sento di criticare è l’impaginazione del libro: composto da 40 capitoli con una media di 6 pagine ciascuno, si ritrovano numerose pagine bianche tra un capitolo e l’altro andando solo a riempire di volume il cartaceo. Non è la grandezza materiale a definire la bravura di uno scrittore e sicuramente Fabrizio Santi non ne ha bisogno. Con il suo secondo romanzo, l’autore ha confermato la sua bravura e sarà con il favore del tempo che acquisirà ulteriore maestria. Un grande augurio per il prossimo libro!

Mini-biografia:
Fabrizio Santi è nato e vive a Roma. È laureato in Lingue e letterature straniere e insegna inglese in un liceo scientifico romano. Il quadro maledetto, il suo primo romanzo, è stato per settimane in vetta alle classifiche.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.